venerdì 15 agosto 2014

venerdì 1 agosto 2014

Vanessa Incontrada caga prima di Zelig

Erano tre anni che si segava ogni giorno pensando a lei, fino a che non aveva deciso di agire. Si era fatto assumere al teatro come uomo delle pulizie, in modo da poter avere accesso anche alle aree riservate dei camerini, e quella sera si era nascosto nel camerino di Vanessa Incontrada per spiarla.

I camerini sono piccoli, ma quello di Vanessa era più grande del normale. C'era un armadio in cui avrebbe potuto entrare, ma era pieno di vestiti e poi lui sapeva che prima dello spettacolo Vanessa si sarebbe dovuta vestire e quindi se si fosse nascosto lì lo avrebbe scoperto. C'era anche un piccolo letto abbastanza alto, quello era un nascondiglio perfetto: sotto ci si poteva stare relativamente comodi e non c'era pericolo che qualcuno lo scoprisse.
Aveva fatto amicizia con il custode, e gli aveva rubato le chiavi per farne una copia, così non doveva fare altro che rimanersene buono buono nel suo nascondiglio, avrebbe spiato Vanessa vestirsi e svestirsi per lo spettacolo della sera, e una volta scesa la notte, quando tutto se ne fossero andati, sarebbe potuto uscire con le chiavi senza farsi vedere da nessuno.

Era entrato presto, nel tardo pomeriggio, quando c'era ancora poca gente che rischiava di vederlo. Sapeva di dover aspettare qualche ora, ma dopo aver aspettato tre anni si poteva anche fare. Per prudenza dopo essersi messo sotto il letto decise di non muoversi e non uscire per nessuna ragione: la porta poteva aprirsi in qualunque momento e se l'avessero trovato lì lo avrebbero sbattuto in galera, e, cosa ancora peggiore, se lo avessero scoperto subito non avrebbe neppure potuto spiare Vanessa.

Non sapeva quanto tempo era passato, non riusciva a leggere l'orologio sotto il letto perchè era troppo buio, ma dai rumori che sentiva fuori capiva che stavano incominciando i preparativi per lo spettacolo.
Improvvisamente si aprì la porta ed entrò Vanessa seguita da una ragazza.

"Come sarebbe a dire che quel leccaculo non viene? Me ne frego se ha 40 di febbre lo sai che ho bisogno di lui prima di andare in scena!" urlava Vanessa.
"Lo so Vanessa, ma temo non ci sia niente da fare"
"Che cazzo di segretaria sei? Dovresti risolverli tu questi problemi!"
"Ma non è facile trovare un sostituto" cercò di giustificarsi la segretaria.
Vanessa le diede uno schiaffo e la afferrò per il collo tirandola vicino a sé: "Se non te ne sei accorta io sono la regina dello spettacolo: qui tutti i maschi sbavano per me, tutti quelli in sala si sono fatti decine di seghe sul mio calendario, là fuori è pieno di uomini che potrebbero sostituire quello stronzo!".

La segretaria se ne andò senza dire una parola. Vanessa sospirò ed imprecò contro di lei, poi chiuse la porta a chiave e incominciò a spogliarsi. Lui era sempre nascosto sotto il letto, ed era rimasto molto sorpreso dalla aggressività di Vanessa, che in tv sembrava tanto dolce. Intanto si stava svestendo, e lui aveva già tirato fuori il cazzo incominciando a menarselo.

Vanessa aveva un corpo da favola: il visino e le tettine da ragazzina con un culo sodo da troia. Era nuda e si stava chinando per prendere qualcosa, mostrando il suo culo proprio in direzione del letto, e lui non ce la fece: con un gemito sborrò copiosamente.

"Cos'è stato?" si chiese ad alta voce Vanessa. Si avvicinò al letto guardandosi intorno, e capendo quasi subito che se c'era qualcuno non poteva che essere sotto il letto.
"Esci fuori subito o mi metto a urlare, le mie guardie del corpo sono qua fuori e ti farò pestare a sangue prima di darti alla polizia dicendo che hai tentato di violentarmi".

Lui uscì dal letto dopo una iniziale paralisi. Aveva sempre saputo che correva un grosso rischio ma essere beccato era una cosa diversa, in ogni caso non aveva alcuna scelta.
Vanessa lo squadrò con una smorfia di disgusto "Fai proprio schifo, ti sei anche sborrato sulla mano", e detto questo lo spinse facendolo cadere sul letto.

"Allora adesso comando io. Devi sapere che il mio leccaculo personale oggi non viene, e io ho bisogno di fare la cacca ogni volta che vado in scena, solo che sono stitica e ho bisogno di una lingua che mi stimoli il buco del culo per riuscire a cagare. E oggi avrò la tua lingua."

Non gli lasciò neanche il tempo di parlare rifilandogli una ginocchiata nello stomaco che lo stese dolorante sul letto. Era già nuda così non perse tempo e gli salì sopra sedendosi sulla sua faccia. Allargò bene le chiappe e cercò di fare in modo che il buco fosse in corrispondenza della sua bocca, davanti a lei c'erano i suoi pantaloni con la patta aperta, e il cazzo moscio e ancora bagnato che pendeva fuori.
Vanessa infilò una mano dentro incominciando a stringergli le palle "Tira fuori quella lingua, stronzo! E fai un buon lavoro".

Lui non se lo fece ripetere due volte: se Vanessa lo avesse lasciato parlare le avrebbe potuto dire che aveva sempre sognato una situazione del genere, e che non c'era di certo bisogno di minacciarlo. Tirò fuori la lingua facendola girare attorno al buco del culo, poi incominciò a premere con la punta e dopo 30 secondi fu ricompensato da una scoreggiona di Vanessa che gli tolse il respiro, ma dopo qualche secondo continuò a leccare.

Il buco di Vanessa incominciò ad aprirsi, e ne stava uscendo la punta di uno stronzo durissimo. La ragazza gemeva per lo sforzo, e improvvisamente lo stronzo uscì tutto d'un colpo riempiendogli la bocca ma ce n'era ancora e Vanessa continuava a spingere. "Ingoia stronzo! Che sono 4 giorni che non cago e ne ho ancora un bel po'.